domenica 24 aprile 2011

Come spiazzare una persona lezione numero 2: "Tu puoi sembrare un idiota e parlare come un idiota, ma non devi stupirti: sei realmente un idiota." [Groucho Marx]

Salve popolo!
In questa piovosa giornata pasquale (ah si, dimenticavo: auguri), la tristuria si è impossessata di me in quanto la supercazzola non ha prematurato verso antani...che cosa triste nevvero?

Cose serie a parte quest'oggi voglio fare due piccoli spot pubblicitari.
Venerdì sera andai, gaia e felice, al teatro a vedere uno spettacolo intitolato "Sogno di una notte di mezzo estathè". Sinceramente ero fiduciosa al riguardo, anche perchè la sinossi che avevo letto su internet faceva presagire un allestimento molto originale, ma non mi aspettavo sicuramente una genialata del genere.
Partendo da "Sogno di una notte di mezza estate" di W. Shakespeare la compagnia Teatro Bō (per maggiori informazione vi rimando alla loro pagina Facebook) ha messo in scena uno studio originale e divertente, privo di qualsiasi velleità realistica.
Basta pensare che, prima d'entrare in sala, c'era un tavolino con sopra degli occhiali per la visione del 3D ed un cartello scritto a mano con pennarello nero che ci invitava a prenderne un paio. Sedutami su uno dei gradini del piccolo teatro aspettai con pazienza l'entrata in scena degli attori, ma una nuova sorpresa attendeva dietro l'angolo me e gli altri spettatori. Dalla "cabina di regia" (non so se si può chiamare così) situata dietro di noi, arrivò un attore che passandoci accanto si apprestò a raggiungere le quinte. Quando ne uscì teneva in mano delle sagome "parlanti" rappresentanti i personaggi del primo quadro della commedia. Finito questo primo tempo giunsero in scena i due attori interpretanti i quattro innamorati( Demetrio e Lisando lui, Ermia ed Elena lei). Buio in sala. Solo due fari, posti sugli angoli opposti della scena, illuminavano i due che sopra le note di una canzone (se la memoria non m'inganna direi "I Want Love" di Elton John ma non ci metterei la mano sul fuoco) inscenarono il corteggiamento di Lisandro ad Ermia. Lui le portava fiori, promesse scritte a lettere cubitali su cartelli, cioccolatini etc etc, ma lei sembrava non accorgersene. Improvvisamente cessò la musica. Lisandro iniziò a parlare ad Ermia che rispondeva con voce scocciata. I due sarebbero scappati nel bosco per fuggire alle dure leggi ateniesi che imponevano a lei di sposare Demetrio, innamorato non ricambiato.
Non continuo a scrivere sullo svolgimento dello spettacolo perchè mi mancano le capacità tecniche ed inoltre, vi consiglio di vedere con i vostri occhi questo geniale studio dell'opera Shakespeariana.

La seconda pubblicità la devo fare all'associazione "teatrino delle briciole".
Una volta finito lo spettacolo il direttore Daniele Griggio ci si è presentato innanzi per scambiare due parole, cosa che alla Pergola, al Metastasio oppure alla Scala non succederebbe mai. Ci ha parlato di un teatro piccolo per stabilire un rapporto diverso con il pubblico (lo so che non è il primo o l'unico a fare una riflessione del genere, ma è comunque una goccia nel mare), di un teatro che perde la sua magniloquenza che si mette in scena ogni sera ("Perchè un cinema deve essere aperto dal martedì alla domenica ed uno spettacolo teatrale non può fare altrettanto?" Cit). Ci parlava sorridendo, con la passione e la commozione di chi ama quello che fa, come chi vuole COSTRUIRE con gli altri e non ISTRUIRE gli spettatori. Insomma, per farla breve, se sentite che "Teatro BO" si esibirà nella vostra città non esitate a partecipare allo spettacolo/rappresentazione/studio o qualunque altra cosa mettano in piedi. Se invece passate da Prato, una sera recatevi al "teatrino delle briciole", uno dei pochi posti in cui ti senti a casa in mezzo ad un mare di sconosciuti (l'altro è il cinema[tografo]).
Mi congedo con un pezzo dei Blues Brothers!






-E-

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