venerdì 27 gennaio 2012

VINCERE, E VINCEREMO!

Salve popolo!

Recensione's time.

Vincere

Siamo in una piccola stanza piena di persone sedute. Il campo è tanto stretto da mostrare solo le teste. In profondità di campo ci sono altri tre uomini seduti col viso rivolto alla folla. Uno di loro sta dando la parola a Benito Mussolini. E' buio. Nessuno è illuminato abbastanza dalla luce proveniente dalla finestra fuori campo. Nessuno tranne Mussolini, il cui volto è tagliato in due da quella luce. La macchina da presa si sposta sul suo primo piano e lo segue mentre si alza e chiede un orologio. Intanto scorrono i titoli di testa. Mussolini riceve in prestito l'orologio e sulla soggettiva di tale oggetto, sulle parole “sono le cinque e dieci”, compare il nome del regista Marco Bellocchio. Il campo si allarga mostrando il pubblico dell'assemblea, poi si restringe sul primo piano di Mussolini che sfida Dio, e ritorna al precedente campo medio. Questi bruschi cambi di campo lo fanno sembrare più grande paragonato a chi lo sta osservando. il suo volto è ancora diviso a metà (e lo sarà per tutto il film). Un altro primo piano e rispettiva soggettiva aumentano quest'impressione, questa volta sono il volto e lo sguardo di Ida Dalser ad essere utilizzati; la quale vede il futuro Duce sopraelevato rispetto alla folla, addirittura pare che emani un'aura luminosa. Inizia così la sfida a Dio, il suono extradiegetico di un orologio pare dilatare il tempo mentre la macchina da presa continua il suo giro nella sala per ristringere il campo ai primi piani, prima di mussolini, poi di Ida, e di nuovo Mussolini: “Il tempo è scaduto: Dio non esiste”. L'uomo ha sfidato Dio e ha vinto, da qui inizierà la sua scalata all'apice del potere per poter continuare a vincere. Quasi a dimostrazione di questo elevarsi verso l'alto dell'ego del personaggio, la seconda sequenza di apre con l'immagine d'epoca (reperite dal regista grazie alla collaborazione con l'istituto Luce) di una ciminiera. La macchina da presa l'aveva inquadrata dal basso, quindi allo spettatore sembra più grande ed imponente. In sovrimpressione il titolo del film: “Vincere”.
Questa sequenza è quasi interamente realizzata con materiale dell'archivio luce (secondo il metodo del Found footage), al suo interno sono riscontrabili anche delle false immagini d'archivio rielaborare come vecchia pellicola (come ). Bellocchio cita Eizenstejn, proponendo un montaggio intellettuale (la ciminiera e il duomo si elevano entrami verso l'alto ma potrebbero anche scontrarsi nella lotta fra modernità e antichità, ateismo e religiosità diffusa) ed i fratelli Lumiere montando all'interno di un'inquadratura del duomo di milano delle finestre video (tecnica dello split screen) contenenti due diversi “Arrivi del treno alla stazione”. Questa overture filmica completamente staccata dal tempo della storia, dove la narrazione si sospende a favore dell'interpretazione simbolica fa però capitolare lo spettatore nella narrazione vera e propria con una domanda: “Chi sono le due modelle che stanno ammiccando alla macchina da presta? E perchè la loro immagine è speculare?” (questo è quello che Roland Barthes chiamerebbe terzo senso).
Tutto il film racconterà la storia di Ida Dalser e della sua volontà di non restare in silenzio, anzi, gridare la verità: Lei è la vera moglie del Duce, da cui ha avuto il suo primogenito: Benito Albino Mussolini, riconosciuto dal padre. La Dalser viene rinchiusa in manicomio, internata a vita, le sono interdette le comunicazioni con l'esterno e soprattutto con suo figlio che verrà affidato ad un fascista, ma alla fine, quando viene riportata in manicomio dopo essere fuggita, i suoi compaesano cercano di proteggerla e di strapparla ai suoi cacerieri, lei in macchina guarda lo spettatore come a volergli chiedere di non dimenticarla o come se volesse fargli capire d'essere riuscita a spezzare il muro del silenzio che Mussolini aveva creato intorno alla sua storia oppure, ancora, è un invito all'Italiano in sala a seguire il suo esempio, a non sottostare al volere del potente. Benito Albino adulto prende il volto del padre (sia Mussolini senior che Jr sono interpretati da Filippo Timi), ne diventa caricatura (fa il verso a suo padre dopo aver sentito un suo discorso alla televisione) e immagine speculare (anche lui ha il volto diviso a metà dalla luce espressionista ma il parte illuminata e quella in ombra sono invertite rispetto a quelle di Mussolini senior e quando è piccolo crede che il saluto fascista sia con la mano sinistra) schiacciata da un passato troppo grande per lui (dopo aver fatto l'imitazione cade a terra in ginocchi, distrutto).
“Vincere, e vinceremo ” sono le ultime parole del Duce che parla (filmato d'archivio) dal suo balcone in Piazza Venezia, ma contrariamente alla prima sequenza foud footage in questa sono visibili gli orrori della guerra, se qualcosa è in alto cade senza speranza verso il basso schiantandosi al suole, provocando morte e distruzione. Dopo la caduta di un aereo toniamo alla prima soggettiva del prologo, quella sull'orologio seguita da un primo piano del giovane Mussolini, pare preoccupato, come se avesse assistito con lo spettatore allo svolgersi degli eventi.



-E-

mercoledì 18 gennaio 2012

Mi sento talmente sola, che quasi quasi ci faccio un post

Sono assorbita in un turbine di odio e lacrime da cui fatico ad uscire. Mi sono rotta i coglioni un po' di tutto. A dire il vero l'unica soddisfazione che ho è il lavoro...e non mi pare proprio una bella cosa. Continuo ad odiare il sesso opposto. Continuo ad odiare me. Continuo ad odiare tutto. Spero tanto di uscirne presto, però non riesco a vedere la fine di questa cosa al momento. Riesco a consolarmi solo dormendo e guardando i cartoni. Il vuoto lasciato dalla persona che ha cusato tutto ciò è talmente forte che impazzisco dal desiderio di fare la cosa sbagliata e ri ri ri ri ri ri ricaderci. Non so se riesco a resistere per orgoglio, per paura o per buonsenso...scartando l'ultima dato che il buonsenso sembra essere andato in vacanza, direi che resta un ibrido tra le altre due. Comunque sia, continuo a sentirmi sola e desiderare in una metamorfosi da "essere immondo" a "principe azzurro" in cui ho creduto troppe volte per poter veramente sperare che avvenga. E' stupido sperare qualcosa di insperabile..ma io son sempre stata troppo stupida per poter superare le cose in maniera semplice ed indolore. Devo sempre caderci un centinaio di volte, vedermi calpestata, umiliata, sottovalutata e non basta, non mi convinco finchè non vengo uccisa e bruciata viva. Per ora mi sento priva di felicità. Tra poco morirò psicologicamente...attendo il falò.

=V=

martedì 17 gennaio 2012

YALLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!

Salve popolo!
Come prematura oggi la supercazzola?

Questa sera parleremo dell'incombente pericolo delle giraffe volanti. Dovete sapere che questo pericolosissimo animale dal lungo collo ha sviluppato delle possenti ali da albatros grazie a degli esperimenti genetici non autorizzati dall'ONU. Il non trovarsi nel suo vero habitat (dalla terra passare al cielo è un bel trauma) ha causato l'incattivimento della povera bestia. Adesso un'orda di questo mostro si sta abbattendo sulle città di tutto il mondo, con l'intenzione di mangare la testa a tutti gli esseri viventi che troveranno sul loro cammino.
Si chiede la massima cautela a tutti i cittadini.
Mi congedo.
-E-

sabato 14 gennaio 2012

intendi dire cheeeee...?

Ieri mentre mi veniva spiegato un complesso non so cosa, mi sono trovata a cercare di ricordare il metodo in colonna per trasformare da decimali a binari...una volta fatta mente locale mi sono anche ritrovata a pensare a come buttar giù il post.
Tutto nasce da qua:

-Capito!
=Scusa non ti ho ascoltato, ma soprattutto continuerò a non acoltarti. Ma continua pure.

- Che bello, quasi quasi lo compro, che ne pensi?
=Cerco solo la tua approvazione, quindi dammela e non rompere, tanto lo comprerò in qualunque modo.

-Ciaaaaao, non ti avevo visto, come stai?
=Che palle, mi ha vista, devo ricordarmi di comprare il mantello dell'invisibilità.

-Posso?
=POSSO!

-Tutto bene tu?
=Maledette frasi di circostanza, speriamo che stia bene.

-Massì, hai ragione.
=Hai rotto i coglioni, fai pure la cosa sbagliata, non mi interessa.

-Scusa, ho da fare sarà per un'altra volta...
=Forse un'altra vita.

-No scusa non ho capito nemmeno io cosa ha detto.
=Se sei sordo, comprati un Amplifon.

-Non ho avuto tempo, oggi non ho avuto nemmeno il tempo di respirare.
=Smettila di comunicare con me!!

-Come hai potuto!?!?!
=Siii finalmente una scusa per liberarmi di te!


diventerà un cult come risposte ideali per vivere meglio
=V=intendi dire cheeeee...?

giovedì 12 gennaio 2012

10 cose che le donne odiano degli uomini

Sicuramente sarà molto più semplice!!!

1- L'anche invidiata incapacità di legarsi al prossimo;
2- il non mostrare mai interesse verso niente che non coinvolga un pallone;
3- il parlare male e razzolare peggio;
4- non conoscere le mezze misure;
5- trovare entusiasmante il confronto di misure con altri uomini;
6- trovare entusiasmante il confronto di taglie tra donne;
7- l'incapacità di ricordare date e appuntamenti importanti;
8- non saper raggiungere ne tantomeno superare l'età celebrale post-adolescenza;
9- l'essere convinti di saper fare tutto;
10- il saper diventare attori tragici da premio oscar.

Poi basta, ho scritto 10!! RICORDO A TUTTI CHE NORMALMENTE NON SONO SESSISTA, STO SOLO ATTRAVERSANDO UN MOMENTO PARTICOLARE
=V=

mercoledì 11 gennaio 2012

10 cose che gli uomini odiano delle donne

Tranquilli, il mio odio assolutamente giustificato verso l'universo sentimentale maschile presto cesserà e torneremo ad argomenti meno ordinari!

1- il bla bla blare di smalti, shampoo, vestiti e soap opera;
2- la capacità in un modo o nell'altro di riuscire sempre a farsi dire: "ok hai ragione!";
3- l'ottenere tutto con le parole: "non te la do più";
4- l'odio incondizionato verso tutte le amiche di lui;
5- legato al punto 4, l'incazzo se lui odia i gli amici di lei;
6- la passione verso gioielli, collane e altri oggetti costosi;
7- il voler per forza mettere i tacchi per poi fare un passo all'ora - camminare scalze - farsi portare in braccio;
8- il ciclo mestruale, con tutti gli sbalzi d'umore e la mancanza di sesso annessi;
9- l'amare messaggini e telefonatine sdolcinate durante la partita di calcio;
10- il voler truccarsi per forza, a costo di sembrare una brutta copia di IT il pagliaccio

ammetto di aver usato l'aiuto del pubblico, ma oh non posso entrare nel cervello degli altri per ora.....
=V=

lunedì 9 gennaio 2012

10 cose che le donne invidiano agli uomini

Come promesso ecco la controparte del "10 cose che gli uomini invidiano alle donne"

1- Fare pipì in ogni dove;
2- Non avere il ciclo ogni fottuto mese;
3- Poter ruttare in pubblico senza essere guardati in maniera disgustata;
4- La famosissima incapacità di legarsi al prossimo;
5- Potersi esprimere come gli pare senza sembrare troppo volgare;
6- In viaggio aver mooooooooooolto meno peso da trasportare;
7- Essere più portati alla meccanica, quindi essere più autonomi;
8- Poter fare lavori pesanti senza essere guardati con occhi impietositi o divertiti;
9- Potersi grattare in pubblico senza attizzare il prossimo;
10- Avere SEMPRE almeno un argomento in comune con gli altri (la scelta è tra sport e sesso).

Oh YES!
=V=

domenica 8 gennaio 2012

10 cose che gli uomini invidiano alle donne

Premetto che ho già pronto anche 10 cose che le donne invidiano agli uomini, quindi non prendetevela!!

1- La capacità di fare più di una cosa contemporaneamente, ad esempio: camminare, sorseggiare caffè e chiacchierare;
2- Poter utilizzare le lacrime come ricatto;
3- Esser pagati per coccolare materassi o cruscotti;
4- Riuscire a farsi aiutare dagli altri grazie ad un sorriso (vedi pubblicità dentifricio sbiancante con tipa pigra che trasloca);
5- Poter utilizzare termini come "puccioso" o "coccoloso" tranquillamente senza sembrare dell'altra sponda;
6- Una vogliosa donna non bellissima impiega meno di un terzo del tempo di un uomo voglioso non bellissimo a trovare qualcuno che ci stia (non calcoliamo rapporti a pagamento);
7- Potersi truccare in caso di brufoli o sfregi facciali;
8- Potersi vestire come gli pare (la donna può scegliere gonna o pantaloni, rosa o celeste, tacco o tennis senza sembrare ambigua);
9- La borsetta per trasportare comodamente taaanti oggetti utili;
10- La più importante direi: l'ascendenza di una buona scollatura al posto di blocco. Come disse un saggio uomo: "se al carabiniere io tiro fuori la bursa mi sbatton dentro" (spero che il termine bursa sia interregionale, o comunque intuibile).

Ecco fatto.
Bye
=V=

sabato 7 gennaio 2012

Come mollare una persona lezione numero 4: "Non te la prendere, io sono alla ricerca dell'uomo perfetto: vecchio, ricco e malato!"

Salve popolo!
Vediamo se oggi riusciamo a tirare giù alcune cose interessanti da dire.
Spesso, Vane ed io ci ritroviamo a parlare dell'animale mitologico "uomo perfetto". Sappiamo che non esiste ma tutte e due ci illudiamo d'averlo incontrato (ovvio, non parlo di quello del titolo), ma puntualmente spunta quel "difetto" (troppo evidenziato) che te lo fa scadere. Esempi a noi noti:


  • A. : buono, dolce, non troppo bello ma simpatico come pochi....indeciso cronico
  • B. : Intelligente, carino, simpatico, dolce...appiccicoso come l'attack
  • C. : Intelligente, politicamente impegnato e ricco....fascista
  • D. : Intelligente, politicamente impegnato e bello... comunista/scroccone
  • E. : Carino, intelligente, simpatico e dolce....trottola umana
  • F. : Carino, simpatico e dolce....stupido
  • G. : Ricco, intelligente, simpatico....permaloso narcisista
  • H. : Bello, dolce, intelligente, simpatico...divano dipendente
  • I. : Bello come il sole, ben curato, simpatico...vuole più bene a se stesso e alla sue proteine che a te
  • L. :Carino, simpatico, non troppo intelligente (quindi ben manipolabile)....geloso
Se avete altri esempi vi prego di postarli.
Mi congedo.


martedì 3 gennaio 2012

Non so che scrivere quindi antanizzo tutti voi

Salve popolo!
Come prematura il primo post del 2012? Volevo tenerlo per un'occasione speciale, fare un post scoppiettante e pieno di contenuti ma non mi viene in mente niente...ed è anche troppo tempo che non si scrive. Indi per cui la quale mi limiterò a consigliarvi la visione di un film:

"Die Liebe der Jeanne Ney"(Georg Wilhelm Pabst, 1927, Germania) in inglese "The Love of Jeanne Ney"

Qui di seguito trovate i sei clip in cui è stato diviso il film su youtube. E' in inglese ma dato che è anche muto si segue bene. Enjoy!













Mi congedo.
-E-