lunedì 11 aprile 2011

Abbiate pietà per una povera studentessa depressa

Salve popolo!
Oggi racconterò cosa accadde stamani ad una persona indefinita (ma di sesso femminile) in un luogo indefinito. E' una storia triste, piena di colpi di scena, commovente ma per certi versi anche comica. Bando alle ciance:
La nostra storia inizia quando la sveglia del pollulare suonò le dolci note dell'assolo di "Stairway to Heaven". Erano le sei di mattina e la nostra eroina si alzò coraggiosamente per raggiungere la sua sede universitaria dove avrebbe dovuto assistere all'ennesima lezione di "Storia contemporanea"nonostante la sua voglia fosse uguale a 0. Era stanca perchè la sera prima era andata ad un compleanno e aveva fatto un po' tardi, ma sapeva anche che era suo dovere svegliarsi, studiare, dare esami (etc etc)...anche per assicurarsi un ipotetico futuro lavorativo.
Fatti tutti i riti necessari per uscire di casa la giovane e balda fanciulla prese la macchina (di sua madre) per raggiungere una sua amica (che chiameremo D.) che le avrebbe dato un passaggio fino alla stazione dei treni.
D. purtroppo era afflitta dai pollini cattivi che nel periodo rimaverile usano affollare l'aria, quindi non era molto loquace e alla nostra eroina saliva la botta da sonno.
Dopo circa mezz'ora/quaranta minuti di tragitto giunsero alla stazione. Le due si salutarono e la coraggiosa studentessa corse a prendere il treno.
 ".....15 minuti di ritardo. Trenitalia si scusa per il disagio"; quando si dice che il buongiorno si vede dal mattino...
Comunque la nostra fanciulla era attrezzata per queste situazioni perchè aveva l'abitudine d'arrivare un po' prima in facoltà per studiare un'oretta prima delle lezioni.
Arrivata a destinazione grazie al treno stra-pieno senza posti a sedere, andò a prendere il caffè cattivo della macchinetta (che però costa poco quindi va bene).
Trotterellando perchè non stava in piedi dalla botta la ragazza di appropinquò nell'aula dove di solito fanno lezione e, dopo essersi seduta sulla morbidissima sedia girevole dei prof, iniziò a studiare un dossier pallosissimo sull'anticipo italiano in campo teatrale. Circa alle 8.45 una fiumana di persone entrò nell'aula. "Oibò, non sono i miei compagni" pensò la giovane. Origliando scoprì che in quell'aula alle 10.00 ci doveva essere un compito degli studenti di infermieristica.Così si alzò ed andò a vedere dove si sarebbe tenuta la tanto famosa lezione di "Storia Contemporanea"... "ANNULLATA?! D'oh!".
"Vabè, tornerò a studiare e ad una cert'ora tornerò a casa". Così fece.
Una volta tornata fra le mura domestiche vide una mail nel quale era spiegato l'arcano della lezione annullata:

"La professoressa S. è in America per una conferenza e sarebbe stata sostituita dalla professoressa P. .
La segreteria studenti ha fatto il piccolo errore di confondere pan per focacce, così ha fatto figurare la lezione come annullata. Quando la professoressa P. è arrivata ed ha visto l'aula piena di futuri infermieri intenti nel loro compito si è posta qualche quesito. Decise così di mettersi alla ricerca dei suoi studenti che nel frattempo erano già andati tutti via. La lezione verrà recuperata domani".

Morale della favola per gli studenti: "Il giorno in cui la vostra voglia d'andare a lezione è uguale a 0 ma la vostra volontà vi spinge verso la retta via del "dovere" seguite l'istinto di rimanere a letto"

Mi congedo.
-E-

3 commenti:

  1. adoro la morale.
    l'unica cosa che mi lascia perplesso sono i tempi verbali allo sbaraglio.

    RispondiElimina
  2. Perchè sono gli influssi temporali che si confondono -E-

    RispondiElimina
  3. adesso adoro anche la tua giustificazione.

    RispondiElimina