giovedì 30 giugno 2011

E' solo questione di rispetto

Salve popolo!
Sto latitando e non so che scrivere. Sparerò stronzate a caso.
Tutti dicono che la vita non è un film. Peccato. Lì le cose sono più semplici, cioè, parlo di quelle stupide commedie che però sono tanto carine che fanno sorridere anche il cinefilo più esigente. Una cosa apprezzo di quei film sopra ogni altra: i caratteri sono ben definiti. Il buono è buono, il cattivo è cattivo, lo stupido è stupido e così via. Sono d'accordo che il mondo non è bianco e nero ma un immensa e infinita scala di grigi ma a volte i confini ben definiti sarebbero ben accetti, tanto per semplificare le cose. In fondo dobbiamo ritenerci fortunati ma nonostante questo non sappiamo approfittarne. Arrivo al punto. Chiunque conosca è bravissimo a complicare cose semplici. A volte un fiore è un fiore, un filo d'erba è un filo d'erba e una brocca d'acqua non è nè mezza piena nè mezza vuota: è solo una brocca d'acqua. Piantiamola di complicare le cose semplici e smettiamola di pensare che tutto abbia un secondo fine. Brecht per scrivere i suoi testi drammaturgici si affidava alla psicologia, alla sociologia e alla storia perchè non riusciva e immaginarsi le situazioni senza una riprova scientifica (sto semplificando perchè non ho voglia di scrivere) e a chi gli diceva che complicava le cose rispondeva "Beh, le cose sono complicate!". Con tutto il rispetto per un grande che aveva tutte le sue ragioni, le cose non sarebbero così complicate se noi la smettessimo di vedere cose che non ci sono, se la mettessimo di vedere sempre non secondo fine, se la smettessimo di vedere differenze là dove non ci sono e se prendessimo le persone così come sono, senza intripparsi troppo sul perchè sono così.
Mi congedo.
_E-

1 commento:

  1. quoto con q maiuscola, che non posso scrivere per non venir meno al mio stile di scrittura. ^^

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