mercoledì 26 ottobre 2011

"Non riesco a ricordarmi che ti devo dimenticare."

Salve popolo!
Il titolo del post, tratto dal film "Memento" (C. Nolan, 2000, USA), racchiude il contenuto dell'argomento di stasera, cosa che solitamente non faccio.

Ormai è un mese che sento l'aria vibrare; qualcosa è in atto ed ovviamente non riesco a capire cosa. Fatto sta che ci sono dei piccoli incontri, diretti (incontri casuali) e indiretti (trovare vecchie foto, ascoltare una canzone, sentirne parlare), con individui a cui ero più o meno legata in un passato non troppo remoto. Queste coincidenze, casuali per definizione, hanno portato u po' di scompiglio nella mente già debilitata della vostra Elizabeth, portandola a ipotizzare l'esistenza di piccoli vermiciattoli che taluni esseri viventi, volontariamente o meno, catapultano nella testa di chi vi ha avuto a che fare.

Per parlare di questi piccoli esserini utilizzerò il termine ZDR (Zecche Del Ricordo, che fantasia eh?). Non tutti ne sono dotati ma coloro che le possiedono detengono, magari inconsapevolmente, il potere di manipolare le persone. Le ZDR funzionano nel seguente modo: Si formano spontaneamente all'interno di alcuni soggetti geneticamente predisposti ad ospitarle, questi verranno chiamati Soggetti Ospitanti. Quando uno dei suddetti si trovano a contatto con un altro individuo le ZDR scelgono se attaccarlo o meno, nel primo caso il soggetto prenderà la denominazione di Vittima.
Una volta impiantate nel cervello della suddetta le ZDR depongono le loro uova e costruiscono i nidi. Compiuta queste operazioni di non poco conto vanno in letargo. A questo punto potrebbero passare anni prima del loro risveglio ma questo non fa altro che aumentare esponenzialmente il loro potere distruttore; una volta avvenuto la Vittima inizierà a ricordare fatti, parole e situazioni riguardanti il Soggetto Ospitante, quasi fino a rasentare l'ossessione e la pazzia.

I motivi del risveglio delle ZDR sono molteplici, tra cui ricordiamo:

  • Ritrovamento di reperti archeologici riguardanti il Soggetto Ospitante
  • Incontro casuale col Soggetto Ospitante
  • Parola chiave opportunamente salvata nell'organismo parassita delle ZDR
Oltre a questi ve ne sono sicuramente altri ma il risultato non cambia. Sicuramente Charlie Chaplin si riferiva al complesso meccanismo delle ZDR quando disse "Ci vuole un minuto per notare una persona speciale, un'ora per apprezzarla, un giorno per volerle bene, una parola per ferirla, ma poi tutta una vita per dimenticarla!"

Mi congedo con un meraviglioso pezzo dei Coldplay


-E-

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