sabato 16 luglio 2011

if we fall, we all fall, and we fall alone -system-

L'altra mattina, mi sono alzata. Per fortuna era domenica, non dovevo far altro che rilassarmi. Vado a tavola, mi siedo con gli altri che chiacchieravano allegramente delle solite futilità mondane, ed erano troppo impegnati per notarmi. Dopo essermi seduta assaggio quel che offriva la casa, ho deciso che era meglio non mangiare. Allora mi infilo le scarpe ed esco a passeggiare. Mi sentivo sola, come al solito. Forse più del solito. Era incontrastabile. Come se nessuno potesse colmare il grande vuoto che sentivo. Cioè.. così descritto sembra tutto nella norma. Ma oggi era molto molto più forte. Continuai a camminare, camminavo in mezzo alla folla anche se nessuno mi notava, cosa che aumentava il mio sentirmi sola. Affranta, caontinuai...effettivamente camminavo da così tanto che era stranissimo non sentire la stanchezza. Attraversai lunghe strade e simpatici sentieri di montagna. Si era fatta sera, volevo tornare indietro ma come sempre mi ero persa. Vidi delle persone, provai a chiedere indicazioni, ma mi ignorarono completamente. Allora provai a fare una telefonata. Ovviamente non prendeva. Continuai un po' scocciata in cerca di qualcun'altro a cui chiedere o qualche edificio. Niente...nessuno.. e ancora niente. Era talmente buio che sembravo immersa nel vuoto. Era decisamente meglio fermarsi. Mi sedetti.. mi addormentai. Un sonno senza sogni maledizione! Improvvisamente un urlo mi svegliò.. era un urlo fortissimo nella mia testa. Lo spazio iniziò a scorrere a velocità indescrivibile, tanto da non capire dove mi stava portando. Intanto l'urlo continuava a risuonare nelle mie orecchie. Era assordante...era mia madre! Lo spazio si fermò. Dopo qualche attimo di confusione capii che mi trovavo nella mia camera. C'era una confusione esagerata. Non l'avevo decisamente lasciata così. Poi mi decisi ad osservare cosa aveva creato tanto scompiglio. Ero lì sul letto, pallida e senza vita. Ah già l'altra notte mi ero suicidata. L'avevo dimenticato. Mi sentivo sola. Tanto sola. Pensavo che una persona che si sente sola e odia le persone, non potrà mai trovare conforto in niente. Quindi avevo combattuto la mia infelicità così. Mentre mi osservavo morta lì affianco, capìì che mi sbagliavo.. ora ero infelice, sola e morta. E non potevo tornare indietro. E così finì tutto

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