sabato 15 giugno 2013

"Quando c'è Barilla c'è casa"...e se uno è ciliaco?

Salve popolo,
finalmente c'è il sole, è arrivata l'estate, ma non ditelo troppo forte, altrimenti si spaventa e scappa via.
Premessa, dati gli standard qualitativi dei posti che frequento di solito per me è meraviglioso qualsiasi posto che attiri un numero di persone >= 10, da ciò si evince che quando esco per locali mi sento come una bambina eccitata perchè sta per salire per la prima volta sulle montagne russe.
Fatto sta che il posto dove sono stata ieri è GALATTICO e soprattutto ho sentito due gruppi che, come direbbe il mio ex-prof di Fisica, "spaccano il culo ai passeri" (tanto per la cronaca uno di questi è nella sezione "pit stop consigliati", proprio a sinistra di questo post).
Tutto questo si è meritato una mia poesia (in realtà è un riadattamento del monologo di Blade Runner, ma voi non lo dite a nessuno).

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi,
metallari ballare sulle note di "girl just wanna have fun",
quanto dolore fisico può provocare il pogo (e quanto "l'addolorato" ne guadagni in fascino)
ventilatori morti dopo una sola canzone
donne alte 2 metri con 30cm di tacco (quindi alte 2,30 m)
Ho visto quanto una maschera veneziana può diventare inquietante,
quanto un genere musicale unisca le presone,
quanto sia falso che chi ascolta metal non si vesta di bianco,
ho visto una dorilla (ndr. vedi post precedenti dell'etichetta IPER QUACK)
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo
 come lacrime nella pioggia.
 È tempo d'andare a letto

Scherzi a parte mi sono tornati in mente i tempi delle superiori, in cui mi sono fatta una cultura musicale grazie alla musica che usciva violenta dalle cuffie dei miei compagni di treno, oppure quando questi portavano una chitarra quando facevamo Occupazione. Poi si cresce, si cambia gusti o semplicemente si cerca d'allargare i propri orizzonti, provando a espandere la propria cultura, con il semplice risultato di capire la propria ignoranza in tutti gli ambiti esplorati. Questo perchè c'è troppo da conoscere, ma non se ne ha mai abbastanza, bisogna avere fame di cose nuove, assorbirle come fa il terreno con l'acqua. Ma per quanto tu possa conoscere, viaggiare, vedere, ascoltare, ci sarà sempre una cosa, una persona, una canzone, un film, un quadro che ti farà sentire a casa (parte di qualcosa).
Pace e bene.
Mi congedo.
-E-

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