martedì 17 aprile 2012

Mi inquietate

Salve popolo!
Mi scuso per l'assenza, ma nonostante il mio week end passato con gli occhi inchiodati al computer il "lavoro" mi impediva di pensare ad altro.

Attimo pubblicità:
Amici di Roma, se mi leggete (e se ci siete) il 20, 21 e 22 Teatro BO è dalle vostre parti. Sappiate, lettori fissi (se ci siete) che la pubblicità a questa compagnia ve la pupperete per molti anni a venire, quindi arrangiatevi.

Bando alle ciancie passiamo all'argomento di oggi:
Non so se ringraziare o odiare colui che ha inventato la comunicazione veloce a lunga distanza. Da una parte ci sono discreti vantaggi: il primo è quello di rimanere in contatto con amici lontani, accordarsi per la serata, condividere impressioni etc etc. ma a parte questi, che sono ormai estrinseci della nostra esistenza (provate a immaginare un mondo senza internet e cellulare e ditemi come fareste), il vantaggio maggiore è l'inespressività del mezzo. Si, da un certo punto di vista potrebbe sembrare un problema ma vi invito a pensarci. A me succede spesso di ricevere e-mail, inviti chat, sms capaci di trasformare la mia faccia da normale a basita: spalanco un occhio, aggrotto l'altro, stringo le labbra e contraggo in generale tutti gli altri muscoli facciali; tutta questa espressione sta ad indicare un semplice e sibillino "Ehhhhhh?!?!?!?! Che ca**o dici?". Quest'oggi ho ripetuto quest'operazione per almeno 3 o 4 volte leggendo vari messaggi istantanei. Ora, intendiamoci, oltre a non essere un bel vedere quest'espressione potrebbe risultare discretamente offensiva per i mittente del messaggio perchè, anche se noi destinatari la facciamo senza malizia e malafede, non è mai bello "vedersi" dare dell'idiota. La messaggistica istantanea a permette di sopperire all'espressività umana con una freddezza straordinaria. Questo, da una parte, ti impedisce di esprimerti come vorresti, magari da adito anche a fraintendimenti, ma in compenso ti evita tante situazioni imbarazzati.
Mi congedo.
-E-

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