Salve popolo!
Mi scuso per l'assenza, ma nonostante il mio week end passato con gli occhi inchiodati al computer il "lavoro" mi impediva di pensare ad altro.
Attimo pubblicità:
Amici di Roma, se mi leggete (e se ci siete) il 20, 21 e 22 Teatro BO è dalle vostre parti. Sappiate, lettori fissi (se ci siete) che la pubblicità a questa compagnia ve la pupperete per molti anni a venire, quindi arrangiatevi.
Bando alle ciancie passiamo all'argomento di oggi:
Non so se ringraziare o odiare colui che ha inventato la comunicazione veloce a lunga distanza. Da una parte ci sono discreti vantaggi: il primo è quello di rimanere in contatto con amici lontani, accordarsi per la serata, condividere impressioni etc etc. ma a parte questi, che sono ormai estrinseci della nostra esistenza (provate a immaginare un mondo senza internet e cellulare e ditemi come fareste), il vantaggio maggiore è l'inespressività del mezzo. Si, da un certo punto di vista potrebbe sembrare un problema ma vi invito a pensarci. A me succede spesso di ricevere e-mail, inviti chat, sms capaci di trasformare la mia faccia da normale a basita: spalanco un occhio, aggrotto l'altro, stringo le labbra e contraggo in generale tutti gli altri muscoli facciali; tutta questa espressione sta ad indicare un semplice e sibillino "Ehhhhhh?!?!?!?! Che ca**o dici?". Quest'oggi ho ripetuto quest'operazione per almeno 3 o 4 volte leggendo vari messaggi istantanei. Ora, intendiamoci, oltre a non essere un bel vedere quest'espressione potrebbe risultare discretamente offensiva per i mittente del messaggio perchè, anche se noi destinatari la facciamo senza malizia e malafede, non è mai bello "vedersi" dare dell'idiota. La messaggistica istantanea a permette di sopperire all'espressività umana con una freddezza straordinaria. Questo, da una parte, ti impedisce di esprimerti come vorresti, magari da adito anche a fraintendimenti, ma in compenso ti evita tante situazioni imbarazzati.
Mi congedo.
-E-
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