lunedì 30 aprile 2012
Come superare una delusione amorosa
In questo momento mi sta andando benino, ma meglio portarsi avanti coi lavori:
- non parlarne in giro, previene domande a cui non si vuole rispondere;
- non sentirsi obbligati ad uscire, ne a stare in casa, viversi l'attimo e l'ispirazione;
- dotarsi di supercuffie e di buona musica da ascoltarsi a tutto volume senza disturbare;
- cantare a più non posso;
- fare una scorta pressocchè infinita di superalcolici;
- alimentare i propri hobbies!! comprare libri, film, puzzle ma anche album da disegno, quaderni, penne, matite, pennelli si sa che la depressione stimola la creatività;
- evitare di prendersi una vacanza, per passarla a piangere e riflettere;
- non fare cose di cui potresti pentirti poi;
- il telefono, il televisore, il computer, l'armadio ecc.. non hanno fatto nulla. Non è colpa loro!! Magari risparmiamogli la vita;
- il chiodo scaccia chiodo non funziona;
- non provare compassione verso messaggini e chiamate continue;
- non credere al "cambierò";
- RIDERE: ridere fino a farsi venire le rughe, fino a sentirsi esplodere lo stomaco. E' sempre meglio fare rabbia/invidia che pena/compassione.
Per ora può bastare.. aggiornerò se avrò altre idee.. poi Sean Penn mi chiama e a Sean non riesco mai a dire di no
=V=
domenica 29 aprile 2012
OBECALP
Io e la mia mente altamente scientifica abbiamo recentemente elaborato il termine contrario al placebo.
alcuni ritagli da wiki:
"Per placebo si intende ogni sostanza innocua o qualsiasi altra terapia o provvedimento non farmacologico (un consiglio, un conforto, un atto chirurgico) che, pur privo di efficacia terapeutica specifica, sia deliberatamente somministrato alla persona facendole credere che sia un trattamento necessario. L'effetto placebo è una conseguenza del fatto che il paziente, specie se favorevolmente condizionato dai benefici di un trattamento precedente, si aspetta o crede che la terapia funzioni, indipendentemente dalla sua efficacia "specifica". L'effetto placebo contribuisce non poco anche all'efficacia di una terapia specificamente attiva. L'effetto placebo è fortemente influenzato da una serie di variabili soggettive quali la personalità e l'atteggiamento del medico (iatroplacebogenesi) nonché le aspettative del paziente."
In poche parole stai male, io ti dico che ti ho guarito e guarisci.
La suddetta suggestionabilità vale anche al contrario.
Esattamente un OBECALP è: io ti lancio un accidente, tu credi che il mio accidente possa funzionare e TAC... ti senti male.
Ti auguro una diarrea fulminante, tu credi al malocchio e ti autocrei una dissenteria astronomica.
Come quando si è piccoli, si ha paura del buio e appena si spegne la luce si sentono rumori strani.
Perciò, consiglio a tutti di essere bene o male sempre razionali...se non vedo non credo e altri modi di dire famosi. Non perdiamoci in un bicchiere d'acqua. Stregoneria e pippe varie non sono mai esistite e mai esisteranno.
Ad ogni modo in questi giorni mi è arrivata una maxi-gufata... io starò bene.. ma spero che chi me l'ha lanciata sia abbastanza suggestionabile da avere un effetto OBECALP direttamente proporzionale alla jella che è convinto di avermi lanciata.
Vado in pace
=V=
lunedì 23 aprile 2012
Io non piango e non sudo: espello genialità in eccesso
Salve popolo!
Sto contando i giorni che mancano alla prima di "The Avengers", ultima fatica di Joss Whedon. Per ammazzare l'attesa ho iniziato a vedermi i superheros movie ad esso collegati e devo ammettere che sono dei bei film. Oltre a questo vorrei anche vedere il nuovo film del buon caro e vecchio Woody, ma il cinema sta diventando quasi un privilegio (inoltre non saprei con chi andare).
Cambiando argomento, per problemi con i fedeli di sesso maschile mi trovo costretta a fare un'integrazione all'antanesimo. Adesso a spalleggiare Yoda ci sarà anche il Prodigioso Spaghetto Volante pastafarianista. Il tutto si traduce dicendo che Yoda è l'unico Dio, Obi Wan Kenobi è il suo profeta, mentre il Prodigioso Spaghetto Volante è il primo apostolo. Data questa piccola integrazione, per non lasciare da solo il Prodigioso Spaghetto Volante vorrei aggiungere qualche apostolo. Le mie proposte sono:
Sto contando i giorni che mancano alla prima di "The Avengers", ultima fatica di Joss Whedon. Per ammazzare l'attesa ho iniziato a vedermi i superheros movie ad esso collegati e devo ammettere che sono dei bei film. Oltre a questo vorrei anche vedere il nuovo film del buon caro e vecchio Woody, ma il cinema sta diventando quasi un privilegio (inoltre non saprei con chi andare).
Cambiando argomento, per problemi con i fedeli di sesso maschile mi trovo costretta a fare un'integrazione all'antanesimo. Adesso a spalleggiare Yoda ci sarà anche il Prodigioso Spaghetto Volante pastafarianista. Il tutto si traduce dicendo che Yoda è l'unico Dio, Obi Wan Kenobi è il suo profeta, mentre il Prodigioso Spaghetto Volante è il primo apostolo. Data questa piccola integrazione, per non lasciare da solo il Prodigioso Spaghetto Volante vorrei aggiungere qualche apostolo. Le mie proposte sono:
- Vegeta
- Willy Wonka
- Spiderman
- Barney Stinson
- Lady Oscar
- Wonder Woman
- Elizabeth Bathory
- Pickachu
- Snoopy
- Erza Scarlet
- Frau Blücher
- Igor
Antanisti di tutto il mondo, se avete altre idee, integrazioni o eliminazioni vorrei che vi esprimeste.
Mi congedo.
-E-
domenica 22 aprile 2012
Caro Karma, non preoccuparti: da ora in poi faccio da sola!
Salve popolo!
Iersera sorseggiando il nettare degli Dei (birra) con i miei compagni di sbronze mi sono stupita di quanto noi esseri umani siamo incuranti della vita altrui. Come vi permettete, oh voi sciocchi mortali, di togliere in modo sì violento la vita alle fiammelle delle candele?
Qualcuno probabilmente obietterà (stupidamente) dicendo che non sono esseri viventi. Vi sbagliate sciocchi! Quando la pietrina incontra il gas non da forse vita alla fiamma? Se bagnata o privata dell'ossigeno essa non muore? E infine, se appoggiata contro una superficie non si riproduce? Ecco le tre caratteristiche di un essere vivente e sono tutte e tre presenti nel fuoco. Inoltre il fuoco è sia buono che cattivo, sentimenti provati dagli esseri pensati.
Mi rivolgo a voi con questo appello: FERMIAMO LA DISCRIMINAZIONE CONTRO IL FUOCO!
Mi congedo.
-E-
martedì 17 aprile 2012
Che succede amico?
Salve popolo!
Oggi non ho voglia di scrivere quindi godetevi il "Simposio" di Platone narrato da Luciano De Crescenzo
Parte 1
Parte due
Mi congedo.
-E-
Oggi non ho voglia di scrivere quindi godetevi il "Simposio" di Platone narrato da Luciano De Crescenzo
Parte 1
Parte due
Mi congedo.
-E-
Mi inquietate
Salve popolo!
Mi scuso per l'assenza, ma nonostante il mio week end passato con gli occhi inchiodati al computer il "lavoro" mi impediva di pensare ad altro.
Attimo pubblicità:
Amici di Roma, se mi leggete (e se ci siete) il 20, 21 e 22 Teatro BO è dalle vostre parti. Sappiate, lettori fissi (se ci siete) che la pubblicità a questa compagnia ve la pupperete per molti anni a venire, quindi arrangiatevi.
Bando alle ciancie passiamo all'argomento di oggi:
Non so se ringraziare o odiare colui che ha inventato la comunicazione veloce a lunga distanza. Da una parte ci sono discreti vantaggi: il primo è quello di rimanere in contatto con amici lontani, accordarsi per la serata, condividere impressioni etc etc. ma a parte questi, che sono ormai estrinseci della nostra esistenza (provate a immaginare un mondo senza internet e cellulare e ditemi come fareste), il vantaggio maggiore è l'inespressività del mezzo. Si, da un certo punto di vista potrebbe sembrare un problema ma vi invito a pensarci. A me succede spesso di ricevere e-mail, inviti chat, sms capaci di trasformare la mia faccia da normale a basita: spalanco un occhio, aggrotto l'altro, stringo le labbra e contraggo in generale tutti gli altri muscoli facciali; tutta questa espressione sta ad indicare un semplice e sibillino "Ehhhhhh?!?!?!?! Che ca**o dici?". Quest'oggi ho ripetuto quest'operazione per almeno 3 o 4 volte leggendo vari messaggi istantanei. Ora, intendiamoci, oltre a non essere un bel vedere quest'espressione potrebbe risultare discretamente offensiva per i mittente del messaggio perchè, anche se noi destinatari la facciamo senza malizia e malafede, non è mai bello "vedersi" dare dell'idiota. La messaggistica istantanea a permette di sopperire all'espressività umana con una freddezza straordinaria. Questo, da una parte, ti impedisce di esprimerti come vorresti, magari da adito anche a fraintendimenti, ma in compenso ti evita tante situazioni imbarazzati.
Mi congedo.
-E-
Mi scuso per l'assenza, ma nonostante il mio week end passato con gli occhi inchiodati al computer il "lavoro" mi impediva di pensare ad altro.
Attimo pubblicità:
Amici di Roma, se mi leggete (e se ci siete) il 20, 21 e 22 Teatro BO è dalle vostre parti. Sappiate, lettori fissi (se ci siete) che la pubblicità a questa compagnia ve la pupperete per molti anni a venire, quindi arrangiatevi.
Bando alle ciancie passiamo all'argomento di oggi:
Non so se ringraziare o odiare colui che ha inventato la comunicazione veloce a lunga distanza. Da una parte ci sono discreti vantaggi: il primo è quello di rimanere in contatto con amici lontani, accordarsi per la serata, condividere impressioni etc etc. ma a parte questi, che sono ormai estrinseci della nostra esistenza (provate a immaginare un mondo senza internet e cellulare e ditemi come fareste), il vantaggio maggiore è l'inespressività del mezzo. Si, da un certo punto di vista potrebbe sembrare un problema ma vi invito a pensarci. A me succede spesso di ricevere e-mail, inviti chat, sms capaci di trasformare la mia faccia da normale a basita: spalanco un occhio, aggrotto l'altro, stringo le labbra e contraggo in generale tutti gli altri muscoli facciali; tutta questa espressione sta ad indicare un semplice e sibillino "Ehhhhhh?!?!?!?! Che ca**o dici?". Quest'oggi ho ripetuto quest'operazione per almeno 3 o 4 volte leggendo vari messaggi istantanei. Ora, intendiamoci, oltre a non essere un bel vedere quest'espressione potrebbe risultare discretamente offensiva per i mittente del messaggio perchè, anche se noi destinatari la facciamo senza malizia e malafede, non è mai bello "vedersi" dare dell'idiota. La messaggistica istantanea a permette di sopperire all'espressività umana con una freddezza straordinaria. Questo, da una parte, ti impedisce di esprimerti come vorresti, magari da adito anche a fraintendimenti, ma in compenso ti evita tante situazioni imbarazzati.
Mi congedo.
-E-
martedì 10 aprile 2012
He's Just Not That into You
Salve popolo!
A parte il fatto che il mio cane dimostra ogni giorno di più d'avere seri istinti suicidi, che la mia sopportazione dell'altro sesso sta diventando ogni giorno più bassa e che sono nel periodo "no" con il mio personalissimo APD va tutto alla grande.
Amici di Roma, se mi leggete (e se ci siete) il 20, 21 e 22 Teatro BO è dalle vostre parti. Sappiate, lettori fissi (se ci siete) che la pubblicità a questa compagnia ve la pupperete per molti anni a venire, quindi arrangiatevi.
Mi congedo dicendovi che sto parlando con Frederick , il quale ha appena ammesso che non potrà mai essere GNOCCO come Andrew Howe, in quanto non è nero (non è razzismo contro i bianchi, è un dato di fatto)!
Donne Godete
A parte il fatto che il mio cane dimostra ogni giorno di più d'avere seri istinti suicidi, che la mia sopportazione dell'altro sesso sta diventando ogni giorno più bassa e che sono nel periodo "no" con il mio personalissimo APD va tutto alla grande.
Amici di Roma, se mi leggete (e se ci siete) il 20, 21 e 22 Teatro BO è dalle vostre parti. Sappiate, lettori fissi (se ci siete) che la pubblicità a questa compagnia ve la pupperete per molti anni a venire, quindi arrangiatevi.
Mi congedo dicendovi che sto parlando con Frederick , il quale ha appena ammesso che non potrà mai essere GNOCCO come Andrew Howe, in quanto non è nero (non è razzismo contro i bianchi, è un dato di fatto)!
Donne Godete
-E-
domenica 8 aprile 2012
Just like Heaven
Salve popolo!
La guerra fredda fra leoni e giraffe sta continuando imperterrita. Ormai i due popoli inviano spie nel territorio avversario ogni giorno; infatti sono stati registrati notevoli cambi di residenza, sia da parte dei leoni che delle giraffe, per paura d'essere colpiti dalla guerra vera e propria. Le termiti/reporter forniscono informazioni di minuto in minuto ma fino ad ora, escluso l'aumento della tensione fra le parti politiche, non sono stati registrati atti pratici dell'inizio dell'offensiva.
Mi congedo.
-E-
La guerra fredda fra leoni e giraffe sta continuando imperterrita. Ormai i due popoli inviano spie nel territorio avversario ogni giorno; infatti sono stati registrati notevoli cambi di residenza, sia da parte dei leoni che delle giraffe, per paura d'essere colpiti dalla guerra vera e propria. Le termiti/reporter forniscono informazioni di minuto in minuto ma fino ad ora, escluso l'aumento della tensione fra le parti politiche, non sono stati registrati atti pratici dell'inizio dell'offensiva.
Mi congedo.
-E-
venerdì 6 aprile 2012
Ieri sono andata a nuotare sul lago...mi sono punta
Salve popolo!
Come prematura oggi? come un antani supercazzolato eh?
Dovete sapere che oggi mi sono messa alla ricerca di alcune freddure carine da rivenervi. Ecco il risultato dei mie "sforzi".
Come prematura oggi? come un antani supercazzolato eh?
Dovete sapere che oggi mi sono messa alla ricerca di alcune freddure carine da rivenervi. Ecco il risultato dei mie "sforzi".
- Cosa dice un tasso ad un altro tasso? TASSOMIGLIO
- Cosa fa una sardina in un accappatoio? S'ACCIUGA
- Dato che esiste il nome Germano, perchè non esiste anche Gerpiede?
- Qual'è il colmo per un mango? (la risposta dell'amico sarà non lo so) MANGO IO!
- Come si ammazza un orologio? COLPENDOLO
- Qual'è il tipo di uva maleducata? L'UVA PASSA, perchè passa e manco saluta
- Cosa si dicono due computer quando litigano? CHE CAZZO FILE!
Con questa mi congedo.
-E-
mercoledì 4 aprile 2012
Edward Cullen è un vampiro catarifrangente
Salve popolo!
Oggi non c'ho voglia di scrivere, quindi vi spiattello una recensione/analisi/compitino d'esame su "10 Inverni"(Valerio Mieli, 2009, Italia).
“Drama is life with the dull bits cut out” Alfred Hitchcock
Genere a parte, non so se il “Maestro del brivido” collegherebbe questa citazione al film “Dieci inverni”, esordio cinematografico di Valerio Mieli che oltre a dirigerlo ha anche scritto il romanzo da cui è tratto.
Per essere un debutto Mieli può vantare una co-produzione internazionale Italia-Russia che gli ha permesso, oltre che l'accesso ai finanziamenti pubblici, l'utilizzo di ambientazioni fra le più belle del mondo quali Venezia e Mosca.
Mieli ci racconta la storia d'amore fra Camilla e Silvestro nell'arco di dieci momenti casuali, ma tutti nella fredda stagione invernale, ora veneziana, ora moscovita, dove le tensioni, il caso e la paura di crescere di entrambi avranno il sopravvento, paralizzando, o meglio congelando, il loro futuro insieme.
Ma perchè tirare in ballo le parole di Hitchcock? “Dieci inverni” si basa sulla figura dell'Ellisse, elimina, cioè, dal tempo del racconto tre delle stagioni che ci sono in un anno per mostrarci solo gli inverni, come se i due protagonisti vedessero la loro relazione come qualcosa di morto ancor prima di iniziare. Nonostante questa volontà di tagliare le parti "inutili" (quelle dove Silvestro e Camilla non sono insieme) ci sono due incontri mancati, due tempi morti non eliminati dalla narrazione che sembrano voler ulteriormente rimandare l'avvicinamento dei due. L'Episodio VI del Gennaio 2005 si svolge al mercato del pesce: è una breve scena affidata al gioco di sguardi dei protagonisti che non si vogliono incontrare. L'anno precedente Camilla aveva cessato brutalmente la convivenza con Silvestro; mentre lui si allontana dalla casa una dissolvenza incrociata trascina lo spettatore nel realistico e affollato ambiente del mercato. Silvestro viene isolato in un campo lungo, ha una giacca rossa che nel seguente primo piano lo fa quasi confondere con delle tende, dello stesso colore, quasi a volerne sottolineare l'espressione; elementi scenici verticali, come colonne e pali, lo fanno sembrare imprigionato mentre si avvicina al banco dove comprerà il pesce. Nel successivo primo piano sembra ancora imprigionato mentre alza lo sguardo e cambia imporvvisamente espressione. La seguente soggettiva mostra Camilla, anche lei con una giacca rossa. Lui continua a guardarla ma si ritrae per sfuggire all'incontro. Camilla che ha avvertito d'essere osservata si gira e lo vede. Entrambi pagano frettolosamente e scappano via. Ma anche Camilla, nell'ultima inquadratura della scena è imprigionata da degli elementi verticali, come se entrambi non riuscissero ad evadere dalla rispettiva rabbia che li ha fatti precedentemente separare.
Contrariamente a questo l'episodio IX (Gennaio 2008”) mostra uno spazio aperto e poco affollato, di una Venezia stranamente silenziosa, valorizzata dal grandangolo della macchina da presa e la profondità di campo che ne deriva. Una campo lunghissimo abbraccia un edificio storico, Silvestro è seduto su una panchina alla sinistra dello schermo. Alza lo sguardo e sorride. L'inquadratura successiva è un mezzo busto di Camilla che sta facendo Jogging; annche lei sorride mentre guada (a quanto pare) verso Silvestro. In realtà l'edificio li separa, non riescono a vedersi. L'unica cosa che condividono è lo sguardo sorridente verso un frate che sta portando un abete fermatosi a riposare. Mieli gioca su azioni di soggettiva dei personaggi che sembrano guardarsi a vicenda dall'orientamento di sguardo.
I toni in entrambi gli episodi sono crepuscolari, presentano elementi di disturbo che impediscono l'incontro fra i due (altro esempio è l'episodio VIII, quando i due sono separati visivamente da un tronco d'albero), che comunque anche nelle altre sequenze sono vicini solo per brevi istanti per poi separarsi bruscamente (Episodio VII durante il ballo del matrimonio di Ljuba). Solo alla fine i due riusciranno a mettere da parte le paure e ad avvicinarsi, ma questo coincide con l'allontanamento della macchina da presa, quasi fosse un ospite non gradito che ha compiuto il suo compito di mostrare le parti interessanti di questa anti-love story.
Mi congedo.
-E-
Oggi non c'ho voglia di scrivere, quindi vi spiattello una recensione/analisi/compitino d'esame su "10 Inverni"(Valerio Mieli, 2009, Italia).
“Drama is life with the dull bits cut out” Alfred Hitchcock
Genere a parte, non so se il “Maestro del brivido” collegherebbe questa citazione al film “Dieci inverni”, esordio cinematografico di Valerio Mieli che oltre a dirigerlo ha anche scritto il romanzo da cui è tratto.
Per essere un debutto Mieli può vantare una co-produzione internazionale Italia-Russia che gli ha permesso, oltre che l'accesso ai finanziamenti pubblici, l'utilizzo di ambientazioni fra le più belle del mondo quali Venezia e Mosca.
Mieli ci racconta la storia d'amore fra Camilla e Silvestro nell'arco di dieci momenti casuali, ma tutti nella fredda stagione invernale, ora veneziana, ora moscovita, dove le tensioni, il caso e la paura di crescere di entrambi avranno il sopravvento, paralizzando, o meglio congelando, il loro futuro insieme.
Ma perchè tirare in ballo le parole di Hitchcock? “Dieci inverni” si basa sulla figura dell'Ellisse, elimina, cioè, dal tempo del racconto tre delle stagioni che ci sono in un anno per mostrarci solo gli inverni, come se i due protagonisti vedessero la loro relazione come qualcosa di morto ancor prima di iniziare. Nonostante questa volontà di tagliare le parti "inutili" (quelle dove Silvestro e Camilla non sono insieme) ci sono due incontri mancati, due tempi morti non eliminati dalla narrazione che sembrano voler ulteriormente rimandare l'avvicinamento dei due. L'Episodio VI del Gennaio 2005 si svolge al mercato del pesce: è una breve scena affidata al gioco di sguardi dei protagonisti che non si vogliono incontrare. L'anno precedente Camilla aveva cessato brutalmente la convivenza con Silvestro; mentre lui si allontana dalla casa una dissolvenza incrociata trascina lo spettatore nel realistico e affollato ambiente del mercato. Silvestro viene isolato in un campo lungo, ha una giacca rossa che nel seguente primo piano lo fa quasi confondere con delle tende, dello stesso colore, quasi a volerne sottolineare l'espressione; elementi scenici verticali, come colonne e pali, lo fanno sembrare imprigionato mentre si avvicina al banco dove comprerà il pesce. Nel successivo primo piano sembra ancora imprigionato mentre alza lo sguardo e cambia imporvvisamente espressione. La seguente soggettiva mostra Camilla, anche lei con una giacca rossa. Lui continua a guardarla ma si ritrae per sfuggire all'incontro. Camilla che ha avvertito d'essere osservata si gira e lo vede. Entrambi pagano frettolosamente e scappano via. Ma anche Camilla, nell'ultima inquadratura della scena è imprigionata da degli elementi verticali, come se entrambi non riuscissero ad evadere dalla rispettiva rabbia che li ha fatti precedentemente separare.
Contrariamente a questo l'episodio IX (Gennaio 2008”) mostra uno spazio aperto e poco affollato, di una Venezia stranamente silenziosa, valorizzata dal grandangolo della macchina da presa e la profondità di campo che ne deriva. Una campo lunghissimo abbraccia un edificio storico, Silvestro è seduto su una panchina alla sinistra dello schermo. Alza lo sguardo e sorride. L'inquadratura successiva è un mezzo busto di Camilla che sta facendo Jogging; annche lei sorride mentre guada (a quanto pare) verso Silvestro. In realtà l'edificio li separa, non riescono a vedersi. L'unica cosa che condividono è lo sguardo sorridente verso un frate che sta portando un abete fermatosi a riposare. Mieli gioca su azioni di soggettiva dei personaggi che sembrano guardarsi a vicenda dall'orientamento di sguardo.
I toni in entrambi gli episodi sono crepuscolari, presentano elementi di disturbo che impediscono l'incontro fra i due (altro esempio è l'episodio VIII, quando i due sono separati visivamente da un tronco d'albero), che comunque anche nelle altre sequenze sono vicini solo per brevi istanti per poi separarsi bruscamente (Episodio VII durante il ballo del matrimonio di Ljuba). Solo alla fine i due riusciranno a mettere da parte le paure e ad avvicinarsi, ma questo coincide con l'allontanamento della macchina da presa, quasi fosse un ospite non gradito che ha compiuto il suo compito di mostrare le parti interessanti di questa anti-love story.
Mi congedo.
-E-
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